Riunione ordinaria n. 72 del 7 marzo: “Signoraggio Bancario” – Antonio Grazia Romano
Relazione settimana
RELAZIONE
Avv. Antonio Grazia Romano
è nato ad Anzi ( PZ ) Basilicata il 2 Ottobre 1954. Laurea in Giurisprudenza Università degli Studi Federico II di Napoli, 1979 tesi di Laurea in Scienze delle Finanze e Diritto Finanziario sul ” Sistema Monetario Europeo e Piano Triennale”. Avvocato Penalista, Patrocinante in Cassazione, già Vice-Pretore Reggente Pretura di Muro Lucano. Da sempre impegnato nella difesa della Costituzione e dei diritti in essa codificati, denuncia il Crimine del Signoraggio Primario praticato dalla Banca Centrale Europea/Banca D’Italia e del Signoraggio Secondario dalle Banche Commerciali Private, persegue l’Usura Bancaria praticata dalle Banche Commerciali e da Equitalia.
L’Italia è uno Stato Sovrano e la Costituzione art. 1 recita “ LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO”, ergo ha sovranità monetaria, emette moneta al fine di organizzare servizi per i propri cittadini, pagare i propri dipendenti, acquisire beni e servizi comuni, dotare la nazione di infrastrutture materiali e immateriali (fenomeno che noi chiamiamo inveramento della moneta e trasferimento di ricchezza finanziaria nelle tasche dei propri cittadini. L’Europa non ha una Costituzione, non ha una sovranità parlamentare che discende da una Costituzione e che possa legiferare per tutti gli stati aderenti, non ha sovranità monetaria, tutto viene deciso dalla Commissione Europea, l’Italia ha sottoscritto trattati non ratificati con referendum dal popolo, la sovranità monetaria è stata ceduta (arbitrariamente) alla BCE (Banca privata come tutte le banche centrali che ne hanno sottoscritto le quote).
Questo il quadro nel quale dobbiamo analizzare il fenomeno del Signoraggio Bancario, il più grande crimine che si è compiuto e si compie ai danni degli stati e dei poli liberi e sovrani.
Signoraggio bancario di primo livello a) in quanto le modalità di produzione e stampa del denaro e la sua iscrizione in bilancio nelle poste passive da parte della Banca d’Italia/ BCE e delle altre banche centrali, rappresenta un palese falso in bilancio da perseguire nei confronti di qualsiasi impresa a scopo di lucro comprese BCE (SIGNORAGGIO PRIMARIO) e b) del signoraggio secondario da parte delle banche commerciali che praticano l’ancor più grave signoraggio secondario (falsi in bilancio che sottraggono utili agli azionisti e realizzano un’evasione fiscale maggiore delle tasse pagate/evase dal resto della società, proventi del signoraggio che una volta sottratti vengono riciclati mediante centrali interbancarie mondiali fonti Internet indicano la Clearstream, l’Euroclear, la Swift e altre ancora.
Il signoraggio primario realizzato da un privato BCE stampando continuamente banconote al costo della carta e dell’inchiostro o nel creare il denaro elettronicamente con un click (dal 1929 non occorre alcun corrispettivo in oro, ma è una favola che prima occorresse), banconote i cui numeri di serie non sono progressivi e di cui si conosce il significato, sicché la loro quantità è fuori dal controllo sociale e usandole (al valore in euro, dollari ecc. su esse stampato) e prestandole alle Banche commerciali ad un tasso irrisorio per poi essere immessi nel mercato della compravendita dei Titoli di Stato e comprare titoli di debito pubblico (BOT, CCT, BPT, CTZ) da rivendere i alle aste e riprendendosi il danaro e lasciando allo Stato il ‘debito pubblico’ inventato mediante questo crimine e realizzando anche il falso in bilancio con l’iscrizione fraudolenta al passivo dell’importo delle banconote stampate a costo tipografico o create elettronicamente allo scopo di ‘pareggiare’ iscrivendo all’attivo i titoli o il ricavato della loro vendita, e di occultare così queste enormi somme. – tale escamotage, stante le attuali norme in tema di tassazione, comporta un’evasione fiscale per un importo pari alla metà delle banconote emesse o del denaro elettronico creato per ‘far acquistare in contropartita’ il debito pubblico (si badi che il solo pagamento dei relativi interessi è sufficiente a rovinare uno stato) di qui un danno enorme per l’erario (al sistema bancario centrale si è lasciata la potestà di produzione incontrollata del denaro che poi tramite le banche commerciali viene cinquantuplicato esercitando il credito (signoraggio secondario), cosicchè se il denaro stampato dalla banca centrale è pari a 100 la banca di credito ne crea un’ammontare di pari importo (riserva frazionaria) producendo ictu oculi una diminuzione del potere d’acquisto pari al 50%, messo in circolazione tali quantità di danaro si realizza di fatto un’appropriazione indebita di metà della ricchezza reale (portata a 200 la massa di danaro circolante se ne diminuisce del 50% il suo di acquisto, si determina un’ inflazione del 50%), inflazione che non si verificherebbe se è lo Stato a stampare il denaro, perché lo Stato lo eroga solo a corrispettivo di beni, prestazioni, diritti ecc., ovvero inverandolo (facendoselo coprire) mediante il parallelo incremento della ricchezza reale che riceve in cambio, per cui il potere di acquisto del denaro rimane invariato, dato il pari incremento del denaro e della ricchezza reale, ” Inveramento della Moneta ” che non c’è allorchè a produrre il denaro è una banca che arbitrariamente lo assegna a sé senza prima coprirlo, e solo dopo esserselo attribuito illegalmente lo mette in circolazione spendendolo: tutti comportamenti contrari alla legge che rendono responsabili del debito pubblico la Banca d’Italia/BCE, avendone esse (non lo Stato) riscosso il corrispettivo e riciclato il denaro così truffato. – questa è la VERA INFLAZIONE (ovvero svalutazione del potere di acquisto della moneta), fenomeno anomalo e unico che si verifica anche quando falsari introducono denaro non inverato mediante la spesa causando, un incremento del denaro globale senza incremento della ricchezza reale, e quindi una diminuzione del potere di acquisto del denaro a danno delle comunità: talchè se un falsario ‘presta’ dei soldi ad un ignaro cittadino, che li spende mettendoli irrimediabilmente in circolazione, ma poi viene a sapere della loro falsità e può provarla, nulla dovrà al falsario, sia perché il falsario nulla gli ha dato, e sia perché il corrispettivo dello spendere quei soldi il cittadino lo otterrà dalla collettività, non dal falsario (sicché è alla collettività – allo Stato – che dovrà restituirli) – e per tali motivi per i quali fidi, mutui, quinti di stipendio ecc non vanno restituiti alle banche, e che se si vogliono rendere veri i ‘debiti’ dei cittadini verso di esse, per poterli poi esigere, occorre prima acquisirle (banche) al patrimonio pubblico tramite confisca ovvero nazionalizzarle, essendo altrimenti i loro crediti inesigibili in quanto crediti di falsari e di truffatori. Cose la cui eliminazione, e crediti la cui riscossione, renderebbe ricchissimo lo Stato debellando anche la drammatica demonetizzazione pilotata dalle banche per indebolirci e dominarci: nel momento in cui il denaro è prodotto dallo Stato, sicché produrlo non causa inflazione, ne va stampato un adeguato quantitativo, perché ciò incrementa gli scambi ed è benefico per l’economia. – tali fatti innanzi descritti concretizzano le violazioni di cui agli artt. 241, 283, 648 bis, 501, 501 bis, 416, c.p. e enormi vantaggi economici che vanno ai beneficiari diretti e consci di questi delitti: opera di falsificazione delle banche centrali (signoraggio primario), a cui si aggiunge quella delle banche di credito (loro proprietarie) attraverso il meccanismo del ‘moltiplicatore monetario’ (signoraggio secondario), una prassi attraverso la quale si realizzano prestiti per un ammontare 50 volte maggiore del denaro che detengono a titolo di risparmio: se Tizio deposita su Banca X €. 100.000, essa banca deve trattenere a riserva frazionaria solo il 2% circa (le cifre e le percentuali sono approssimative, conta il concetto), e presterà il 98% che, una volta depositato in un’altra banca, di nuovo, a cascata, sarà prestato al 98% all’infinito, finché, non la singola banca, ma il sistema bancario, attraverso un giro di prestiti di un importo ogni volta più basso del 2%, avrà azzerato i 100.000 €. iniziali, ma avrà lucrato interessi su prestiti per 5.000.000 di €.
Che dire? Una truffa ben organizzata ai danni dei Popoli e delle Comunità?
Utilizzare 50 volte sempre lo stesso denaro serve alle banche per lucrare illecitamente interessi su ognuno di questi prestiti di denaro altrui (viene persino dissimulata la causa del contratto di deposito e si realizza una particolare appropriazione indebita del risparmio dell’ignaro depositante) contratto di deposito che, per i quali hanno diritto solo al compenso per il servizio (che già riscuotono), mentre gli interessi devono andare ai proprietari del denaro, e allo Stato per i prestiti frutto della cinquantuplicazione. – interessi cinquantuplicati che costituiscono di per sè creazione di denaro dal nulla in loro vantaggio che si realizza come effetto di ogni forma di ‘versamento’ o di pagamento, ovvero anche attraverso l’uso degli assegni, delle carte di credito, dei bonifici ecc.: se infatti Caio paga a Tizio 1.000 euro con una carta di credito, un assegno o un bonifico, la banca addebita a Caio 1.000 Euro inverati, perché abbiamo detto che il cittadino il denaro non può crearlo dal nulla, 1.000 Euro che si configureranno come la costituzione presso la banca di un fondo che essa userà per fare pagamenti o prestiti al 98% come sopra cinquantuplicati lucrando anche qui i predetti interessi su denaro altrui. – meccanismi di moltiplicazione del denaro a opera di falsari che non possono che provocare una continua inflazione/svalutazione, inflazione che non si avverte o si avverte meno, perché è neutralizzata dalla continua diminuzione dei costi produzione di beni e servizi frutto della meccanizzazione\ semplificazione dei processi produttivi e di intermediazione commerciale e di qui l’attuale illecito sistema fiscale perché il grosso dei tributi serve a rastrellare denaro inverato da usare per acquistare denaro stampato dalle banche e successivamente da inverare: tasse e tributi sempre maggiori da destinare all’acquisto del denaro dalle banche che si potranno evitare di richiedere ai cittadini allorché lo Stato il denaro lo creerà da se .
Un nuovo sistema fiscale in cui potrà bastare un’unica imposta (potremmo definirla la ‘generale’) da pagarsi – senza compensazioni tra dare e avere – su ogni consumo di beni, prestazioni, servizi ecc in una misura variabile, in ipotesi, dall’1% al 20%. – tutti meccanismi fraudolenti che, tra signoraggio primario e secondario, processi inflattivi a loro vantaggio, tasse evase e fiscalità illecita, stanno consentendo alle dinastie finanziarie di rastrellare un’incredibile quantità di denaro e di spingere gli Stati e cittadini al fallimento per demenziali fini di dominio.
Dominio che stanno poi follemente usando per distruggere il pianeta. – ergo come si può sostenere che non è dovuta a un ladro la restituzione di un prestito di somme rubate, cosi alle banche non è dovuta la restituzione dei fidi, mutui, quinti di stipendio ecc, essendo essa dovuta al vero proprietario lo stato unico a poter stampare il danaro da inverare nelle tasche dei cittadini mediante prestazioni di servizio o produzione e vendita di un bene e di qui la connessa e conseguente mancanza di esosissime obbligazioni fiscali a carico di cittadini, famiglie e imprese, sempre per favorire la voracità di un sistema bancario organizzato contro legge e contro la Costituzione che pretende il pagamento di somme non dovute. Una cupola finanziaria ha imposto e riesce ancora ad imporre le sue assurde regole grazie alla complicità dei politici -), un sistema criminale da eliminare attraverso la nazionalizzazione o delle banche o comunque con la stampa del denaro in via primaria o secondaria da parte dello Stato, talchè se lo Stato ha bisogno di denaro possa semplicemente stamparlo o crearlo virtualmente (accade già perché lo Stato crea le monete di metallo, che però sono solo il 2% delle banconote).
Vanno inoltre pareggiati gli interessi passivi e attivi in modo che vadano ai proprietari dei soldi, e quelli frutto del moltiplicatore monetario vadano allo Stato. – gli interessi, quelli bancari, peraltro sovente usurai, usura che – consistendo il signoraggio secondario nell’appropriarsi indebitamente di interessi cinquantuplicati sui prestiti di denaro altrui – ne costituisce quindi la forma estrema. – stampa delle banconote e creazione del denaro virtuale da parte dello Stato che richiederebbe una modifica del trattato di Maastricht ?
NO semplicemente confiscando e nazionalizzando le banche e/o eliminando i comportamenti illegali del loro operato. Trattati, accordi e sistemi fiscali scritti di pugno dalle banche, e con i quali si rapinano gli Stati della sovranità economica per ricettarla a queste lobby, ma senza potervi riuscire, perché resta il contrasto con tutti i principi fondamentali della Costituzione Italiana, della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, della Carta dei diritti dell’ONU e con tutti gli altri principi generali del diritto. Prassi illegali e illecite codificate in norme che a Magistratura dovrebbe e potrebbe via in men che non si dica, mostruosità giuridiche che non appena magistratura, politica e informazione inizieranno a fare il loro dovere saranno sconfitti in un baleno; e se non lo faranno saranno comunque travolti lo stesso insieme ai loro mezzani.