Relazione settimana

Albori di riflessioni su  Intelligenza artificiale (IA)

La civiltà ha avuto origine dall’espressioni come segni, racconti, pitture, sculture, strumenti per passare all’era della carta ed ora siamo entrati nell’era dell’elettronica

Con la carta c’è stata una diffusione della conoscenza perché con l’avvento stampa non c’era più bisogno di partire sempre da tabula rasa.

La divulgazione del sapere ha incrementato il potere-dominio e cambiato in parte la dipendenza e poco gli esclusi.

Il foglio bianco parte dal vuoto per cui la capacità-energia viene esercitata fin dall’inizio per rispondere alla domanda che sovviene “perché”.

Perciò gli altri sono nei nostri pensieri (se non ci sono c’è una deviazione) che sviluppano relazioni (anche fisiche), sentimenti ed emozioni (coinvolgimenti, collegamenti fra altra o più unità cioè contatto vitale ovvero relazione umana).

La relazione umana si fonda sulla imperfezione della persona fisica per cui avviene a causa del lato debole-domanda (dipendenza). Quindi, una relazione che non può essere in una sola persona nello stesso momento.

In realtà, abbiamo: funzioni superiori e funzioni inferiori

                                   chi si crede perfetto e chi imperfetto

                                                        forte       e        debole

                                              autonomo       e         bisognoso di aiuto

                                          indipendente      e         dipendente

per cui occorre fare attenzione alle patologie.

La interazione con il destinatario del foglio è appunto bidirezionale-interpersonale che è opposto a intrazione-intrapersonale (intimo della persona) ed è diverso a causa-effetto (origine della responsabilità/irresponsabilità insita in natura umana).

Interazione fra uomini è comunicare ed interagire fra cervelli umani “a distanza” meglio se con la “stessa lingua”

BraiNet (social net work)èdi cervelli nel mondo e quindi “a distanza”

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Con l’IA si è già in tempo reale (1° fase) ed anche in connessione cerebrale (2° fase), mentre stanno lavorando per il “nodo elettronico” per prendere decisioni insieme (3° fase) e sono proiettati per nuovi individui ibridi, non solo uomini (4° fase).

La differenza delle lingue è già superata; il tempo e lo spazio sono già superati, si va verso la sincronicità (in cui le coincidenze non esistono e gli accadimenti non sarebbero misteri) in cui non c’è più limite di tempo e di spazio perché i cervelli di  milioni di persone sarebbero collegate da un software (ad hoc) attraverso un nodo di rete elettronica che possono decidere assieme. Il sistema comunicherebbe sensazioni e stati d’animo anche senza la stessa lingua, ma servendosi di un linguaggio universale e condiviso con parametri dei segnali cerebrali.

Possibilità di creare una rete di cervelli connessi attraverso internet (in tempo reale i compiti distribuiti a più soggetti  verrebbero svolti nello stesso tempo  senza spazio.

Nello spazio gli individui sono isolati dalla rete, ma sono connessi nella mente nello stesso tempo; interazione sincronizzata cioè due eventi acausali perché in contemporanea.

Pericolo da persone portatrici di comandi cioè uomini oltre l’orgoglio, superbia protervia con tutti gli altri vizi un po’ meno pesanti.  IA tende ad azzerare l’individualità con una promessa di maggiori capacità, ma non fa differenza di chi risponde il quale verrebbe ridotto a macchina di comunicazione della volontà altrui.

Difesa si manifesta dai giovani che si stanno riorganizzando con l’adozione dell’utilizzo di nuovi “segni” anche se potranno essere codificati, ma li rinnoveranno.

La conoscenza anche storica consente di resistere da ciò che pare un’occasione.

La memoria della storia (ripetitività) aiuta ad interpretare la realtà prossima ed a sciogliere i nodi personali e di gruppo, proprio con la ri-considerazione degli avvenimenti, pericolosi e non. I giovani sanno scartare ciò che non va (incrostazioni che loro non hanno e non le vogliono anzi voglio sperimentare il diverso-nuovo).

Se può essere verosimile il percorso sopra trattato, cosa potrebbe succedere?  Si pensi alle passioni, ai sentimenti, alle emozioni, ai misteri, alle speranze, al potenziale umano dell’affetto nei rapporti con sè stessi, con gli altri e con D..,  i giovani vogliono perdere le scelte buone-virtuose? La loro è energia naturale e noi come possiamo agevolarli? Abbiamo la capacità magistrale di aiutarli a sperimentare le loro intuizioni, con molto rispetto e senso di responsabilità? Così plasmeranno nuovi rapporti sociali ed altro fuori da dogmi?

Non è forse così che avanza la vita portatrice-feconda di novità, salvifiche?

Franco Alessandrini