Relazione settimana

 Considerazioni sulla Consapevolezza; Federico Faggin

 “La mia curiosità per la coscienza è iniziata alla fine degli anni Ottanta, quando mi sono chiesto se fosse possibile realizzare un computer cosciente. All’inizio degli anni Sessanta, i ricercatori di intelligenza artificiale (IA) ipotizzarono che presto i computer avrebbero superato l’intelligenza umana. Nonostante siano molto più potenti, i computer di oggi non hanno nessuna consapevolezza, esattamente come i computer degli anni ’60”

Federico Faggin è nato a Vicenza il 1º dicembre 1941, fisico, inventore e imprenditore italiano naturalizzato statunitense. È figlio del filosofo Giuseppe Faggin, traduttore delle Enneadi di Plotino.

Dal 1968 Faggin risiede negli Stati Uniti, nella sua lunga carriera professionale è stato a capo di moltissimi progetti come Intel 4004, poi responsabile dello sviluppo dei microprocessori 8008, 4040 e 8080 e delle relative architetture. Fu anche lo sviluppatore della tecnologia MOS con gate di silicio (MOS silicon gate technology), che permise la fabbricazione dei primi microprocessori e delle memorie EPROM e RAM dinamiche e sensori CCD, gli elementi essenziali per la digitalizzazione dell’informazione.

Nel 1974 fondò e diresse la ditta ZiLOG, la prima ditta dedicata esclusivamente ai microprocessori, presso cui dette vita al famoso microprocessore Z80, tuttora in produzione. Introdotto nel 1976, lo Z80 divenne il microprocessore a 8-bit di maggiore successo sul mercato. Molto popolare negli anni ottanta, fu usato tra l’altro come CPU dei primi videogiochi e di home computer come i Sinclair ZX80. Dopo il passaggio di computer e console a processori a 16 bit rimase in uso sotto forma di microcontroller nei sistemi embeddd.

Nel 1980 abbandonò la ZiLOG per divergenze con il principale finanziatore, la Exxon, e fondò la Cygnet Technologies, con la quale progettò e produsse il Communication CoSystem un innovativo apparecchio che permetteva di collegare personal computer e telefono per la trasmissione di voce e dati, rappresentando un notevole progresso nel campo emergente delle comunicazioni personali. La ditta venne acquistata da Everex, Inc. Nel 1986 divenne uno dei fondatori della Synaptics, contribuendo alla diffusione di massa del touchpad; è stato Chief Executive Officer dal 1987 al 1999 ed è stato Chairman of the Board of Directors dal gennaio 1999 ad ottobre 2004.

Dal 2004 è amministratore delegato della Foveon, una compagnia che produce avanzati sensori di immagine per fotocamere digitali.]

Nel 2011 ha fondato la Federico e Elvia Faggin Foundation, una organizzazione no-profit dedicata allo studio scientifico della coscienza attraverso la sponsorizzazione di programmi di ricerca teorica e sperimentale presso università e istituti di ricerca statunitensi. Nel 2015 la Fondazione Federico e Elvia Faggin ha stabilito una cattedra di Fisica dell’Informazione presso l’Università della California, Santa Cruz (UCSC) per sostenere lo studio di sistemi complessi, biofisica, scienze cognitive e matematica nel tema unificatore della fisica dell’informazione.

La sua grande ricerca, che dura da anni, è lo studio sulla Consapevolezza, studio nato dal bisogno di capire se i computer potessero avere un consapevolezza di sé stessi, a conseguenza di questo ha fatto e sta facendo delle ricerche strepitose, tra l’altro anche per me difficile da condividere. Con determinazione del tutto scientifica dice “se vogliamo tutti parlare di Consapevolezza , molto difficile da fare perché è una percezione interna del sè, la dobbiamo studiare e non dare per “non fattibile”

La coscienza può essere definita come la capacità di avere un’esperienza senziente, in cui senziente si riferisce alla capacità di percepire e comprendere attraverso sensazioni e sentimenti. Però, malgrado la familiarità che la coscienza ha per ciascuno di noi, essa rimane un grande mistero per la scienza.

La fisica non sa spiegare in nessun modo la natura dei sentimenti. Non esiste nessun indizio su come l’attività elettrica nel cervello possa dare origine a sensazioni e sentimenti. I filosofi hanno coniato la parola “quale” (plurale, qualia) per indicare ciò che si prova quando si ha una particolare esperienza. I qualia sono stati definiti “il problema difficile della coscienza” perché non hanno ancora avuto una spiegazione ragionevole.

Fino a 30-40 anni fa, la coscienza era stata studiata principalmente da filosofi, scienziati cognitivi e psicologi, mentre la scienza di base aveva essenzialmente ignorato il soggetto, considerandolo non solo al di là dell’indagine oggettiva, ma anche oltre le capacità degli strumenti disponibili. 

 

Mi augurerei che ne nascesse un dibattito, non  solo nel nostro  blog ma diffuso nella società

Recentemente è stato invitato dal Centro san Domenico di Bologna, qui vi accludo la registrazione della serata che potrete tutti ascoltare

https://www.youtube.com/watch?v=E3ZQqZ0ssN8&feature=em-lbrm

Queste informazioni che inserisco sono tratti da Wikipedia e dal sito della Fondazione creata da  Faggin e da sua moglie Elvia http://www.fagginfoundation.org/it/.

La fondazione sostiene vari programmi presso le università e gli istituti per far progredire la comprensione della coscienza attraverso la ricerca teorica e sperimentale. 

a cura di Cristina Franchini