Relazione settimana

RELAZIONE

rotaryfellowshipsLe Fellowships, l’IFFR – International Fellowship of Flying Rotarians

In italiano il termine  fellowship si traduce in:

– amicizia
– cameratismo
– compagnia
– dotazione
– fratellanza
– società

da qui good-fellowship
– cordialità
– socievolezza

il significato del termine fellow in inglese è “compagno”. Le fellowship rotariane sono quindi aggregazione di soci, rigorosamente in regola con l’associazione al Rotary International, che amano e seguono gli stessi interessi, che spendono il proprio tempo per assecondare i propri piaceri e le passioni, condividendole anche in luoghi diversi, con le stesse persone che con loro sono accomunate dalla volontà di servire, per sviluppare ulteriormente l’amicizia individuale, per condividere il principio del “Servizio Rotariano”.

Un modo divertente di ampliare le proprie amicizie con persone di tutto il mondo.

Le fellowship sviluppano le loro attività in modo indipendente, ma sempre in linea con le regole e gli obiettivi del Rotary International.

La prima fellowship inizia in modo informale nel 1928 quando Rotariani con un interesse comune nella lingua Esperanto si unirono insieme. Il primo vero gruppo si palesa nel 1947 quando a John G. Barrett di Brixton, un quartiere di Londra, venne l’idea di issare sulla propria imbarcazione un guidoncino del Rotary. Da quel momento molti soci seguirono l’esempio e si aggregarono facendosi chiamare Yachting Fellowship of Rotarian. Questo gruppo vanta oggi la più lunga esistenza nel Rotary.

L’idea si diffuse rapidamente negli Stati Uniti e un articolo apparso su “The Rotarian” nel 1954 ne sancì l’internazionalizzazione. Rapidamente golfisti, aviatori,  radioamatori fecero nascere nuovi gruppi ma solo nel 1969 il Rotary International cominciò a raccoglie le informazioni su questi circoli, costituendo il Comitato delle Attività Ricreative, i Circoli Ricreativi Rotariani.

Da allora, fuori dal ristretto cerchio del proprio Club, Distretto o Paese, i rotariani di tutto il mondo, con lo slogan “making friend by sharing interest” condividendo una passione comune, si incontrano per ricercare nuove relazioni di amicizia, per arricchire la loro esperienza nel Rotary e per ricercare nuove opportunità di service.

Oggi sono oltre 60 i circoli professionali esistenti nel Rotary con un’ampia serie di attività che vanno dallo sport e dagli hobby sino agli ambiti culturali e professionali. Mediamente la dimensione di ogni fellowship è di 550 membri e  la quota associativa è di $24 all’anno

L’organizzazione interna di una fellowship è uguale a quella di un club tradizionale, vi è un Presidente, che rimane incarica almeno due anni, un Segretario, un Tesoriere e un numero variabile di Consiglieri. Le riunioni si tengono con una certa regolare frequenza; vengono svolte iniziative di carattere collettivo nell’ambito della proprie attitudini: i velisti con regate nazionali e internazionali, i ciclisti con campionati del mondo di atleti rotariani, gli aviatori con Fly-in o Flay-out ai quali partecipano equipaggi internazionali e così via. I ricavati vengono utilizzati per services scelti nell’ambito della specifica vocazione.

Elenco delle fellowship

Le fellowship quindi, pur basandosi su attività ricreative o culturali, hanno come peculiarità il “servire” il prossimo e con la loro “rete” possono fornire un servizio unico alla comunità mondiale; i loro progetti rafforzano non solo i legami di amicizia ma in particolar modo l’immagine del Rotary nel mondo e servono come incentivo per attrarre nuovi soci e mantenere gli attuali.

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Nel 1965, grazie agli sforzi di un Rotariano di nome E. Edison Kennell fu fondata a Seattle Washington la International Fellowship of Flying Rotarians, IFFR, che  oggi gode dell’appoggio di più di 1.050 membri sparsi in più di 40 Paesi del mondo. L’IFFR è diviso in quattro regioni (Americhe, Europa, Australia-Asia, e Africa) e diciasette sezioni.

Le attività dell’IFFR uniscono Rotariani e Rotaractiani in tutto il mondo. Molti soci hanno volato con il loro aereo sugli oceani della terra per congressi, eventi sociali, progetti di servizio umanitario, ed altre attività in programma, nei vari Distretti del mondo intero.

La sezione  italiana ha origine grazie all’impegno di Cesare Maffei del Rotary Club Milano Nord nell’anno 1967-1968. A questa oggi aderiscono anche tre paesi esteri Malta, Grecia e Albania. Come ogni altra fellowship rispetta i principi dettati dal Rotary International ma non ne è direttamente controllata. Si è conformata alle leggi vigenti nazionali ed è stata riconosciuta dall’Aeroclub d’Italia come Associazione Benemerita affiliata

Per aderire alla Associazione IFFR-Italia è sufficiente:

  • Essere socio di un Rotary Club d’Italia, Malta, Grecia, Albania
  • Essere socio di un Rotaract Club d’Italia, Malta, Grecia, Albania
  • E’ sufficiente essere appassionati / interessati di volo in ogni sua forma.
  • Non è necessario essere piloti.

In settembre di quest’anno abbiamo organizzato un Fly-in sull’aeroporto di Castelnuovo Don Bosco, vicino a Torino, al quale ha partecipato anche il Presidente Internazionale della fellowship, il danese Svend Andersen. Nell’occasione si è anche visitato lo stabilimento di produzione di aerei ultraleggeri, la I.C.P. costruttore del “Savanna”.

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In alto a destra, da sinistra a destra: François Frochaux, Giuseppe Berardo, Svend Andersen, Paolo Piana, Patric Trucco Cogliati

Per il prossimo anno è già in programma un Fly-in sull’aeroporto di Pavullo nel Frignano, dove si raduneranno molti aerei con equipaggi provenienti da tutta europa. Sarà un momento di socializzazione dove si parlerà in amicizia di aviazione e si scambieranno idee, consigli e suggerimenti.

Si sta anche lavorando su un service che riguarda la sicurezza del volo; una serie di incontri, ai quali verranno invitati a partecipare piloti rotariani e non, privati e professionisti, con specialisti nell’ambito tecnico, ingegneristico, medico, legale, per migliorare la conoscenza dei fenomeni legati al volo e agli incidenti, per comprenderne le cause, prevenirle, limitarne gli effetti e affrontare le conseguenze in ogni suo aspetto.  

Essere presidente della sezione Italiana è un gravoso impegno, ma la gioia che ne trai quando ti relazioni con tanti amici italiani e internazionali ti ripaga di ogni altra fatica.

La passione per il volo mi accompagna da quando ero bambino e per questo credo che la responsabilità e l’onore di questo incarico sia un traguardo personale molto importante.

Giuseppe Berardo