Riunione ordinaria n. 10 del 20 Febbraio: “Nascita e Sviluppo del Rotaryday” – Paolo Malpezzi
Relazione settimana
RELAZIONE
NASCITA E SVILUPPO DEL ROTARYDAY
Paolo Malpezzi
Il progetto POLIOPLUS è nato in un Club rotary italiano ed è divenuto il più grande service rotariano nel mondo; anche il ROTARYday è nato nel nostro paese nel 2009 per una mia inziativa, come presidente del Bologna Ovest, che ho esteso e condiviso con gli altri nove Club del Felsineo.
Il 25 febbraio 2009 nell’Aula Absidale di Santa Lucia si tenne il convegno “I Rotary di Bologna e Last Minute Market uniti nell’impegno sociale” in cui Andrea Segrè, insieme con qualificati relatori, presentò gli obiettivi e i primi risultati del Last Minute Market. Al past Governor Minguzzi e a me fu affidato il compito di ricordare la nascita e il grande sviluppo del Rotary. Ritengo che bene descrivano il successo dell’evento le prime frasi dell’articolo d Francesca Golfarelli “Insieme nell’Aula Absidale abbiamo compreso meglio il valore del Servire e cosa è il Rotary”pubblicato nel Resto del Carlino:
“Come in ogni famiglia si festeggia il compleanno, perché non deve farlo una delle associazioni volontaristiche di servizio più importanti nel mondo, quale il Rotary, con una giornata speciale come il ROTARYDay? Non merita una festa forse una realtà che oggi dopo 104 anni di vita raccoglie un milione e duecentomila soci, di cui 750 sul territorio bolognese?”. Questa la proposta lanciata a livello locale,”ma con l’ambizione di diventare momento istituzionale in tutto il mondo”, da Paolo Malpezzi, presidente del Rotary Bologna Ovest, nonché ideatore del ROTARYDay .
E i dieci Club bolognesi il 25 febbraio vi hanno aderito con grande entusiasmo, riempiendo l’aula absidale di Santa Lucia di professionisti ed eccellenze della nostra provincia, che vanta il distretto rotariano più grande del mondo, il 2070, comprensivo oltre che della nostra regione, della Toscana e della Repubblica di San Marino.
L’obiettivo che mi ha spinto a organizzare questo evento, e gli altri quattro che si sono succeduti ininterrottamente annualmente, è stato quello di ricordare che i valori che sono stati alla base della nascita del Rotary sono ancora quelli di riferimento per sviluppare le attività umanitarie di servizio di cui questa società ha tanto bisogno e che da sempre il Rotary realizza. La festa deve essere un momento per avviare insieme una riflessione sul ruolo del Rotary in questa società e in particolare su “chi siamo, cosa siamo e cosa facciamo”. La miglior conoscenza di noi stessi è quindi il primo obiettivo di questo incontro che va integrato con la conoscenza che è importante abbiano gli altri di noi, in particolare le istituzioni pubbliche e private e tutti coloro che operano in attività umanitarie di volontariato oltre che i cittadini tutti.
Nel 2010 si è celebrata la festa al Teatro della Celebrazioni, con la partecipazione di 800 persone, con il Dottor Sorriso di ANSABBIO e la sua “Star terapy” e con un convegno a cui hanno partecipao le Associazioni del Gozzadini: Ageop, Amaci, Fanep, Il Cucciolo.
L’anno successivo è stato incentrato su un convegno scientifico sulla sostenibilità correlato alla realizzazione di una pompa solare a pannelli fotovoltaici per un villaggio dell’Africa, realizzata con il principale contributo dell’amico rotariano Prof. Franco Casali che ha devoluto i diritti d’autore di un suo volume.
Nel 2012 si è tenuta al Quartiere Santo Stefano una mostra di vele sulle principali attività dell’annata dedicate alle Nuove generazioni; il 5° ROTARYday è stato realizzto con un seminario dedicato alle scuole. In ogni edizione sono stati insigniti del Paul Harris Fellow diversi personaggi non rotariani che hanno testimoniato e relizzato l’ideale rotariano del servire.
Nel 2013 il ROTARYDAY è divenuto evento del Rotary International ed è, ovviamente, stato affidato al coordinamento dei Distretti che non riuscendo a organizzare un evento comune unico hanno assegnato un tema di riferimento e si sono rimessi alla buona volontà dei Club e delle Aree distrettuali. Per diversi tipi di difficoltà, prima fra tutte il grande impegno che richiede l’organizzazione, in collaborazione con altre associazioni e istituzione del territorio, di un evento destinato alla cittadinanza e incentrato su argomenti di grande interesse, si è deciso a Bologna di limitare il festeggiamento della ricorrenza ai soci rotariani impegnandoli in una attività di servizio o in una contribuzione simile a quelle abitualmente realizzate dai singoli Club.
Così, fortunatamente, non è stato per il ROTARYDAY internazionale che dal 2015 viene celebrato alle Nazioni Unite in collaborazione con quella istituzione. Nel 2018 il tema trattato sarà la visione comune delle due organizzazioni sulla pace e si metteranno in evidenza le attività umanitarie cruciali portate avanti dal Rotary e dall’ONU in tutto il mondo. L’evento intende riconoscere anche le persone che fanno la differenza positiva nella loro comunità, nel loro Paese e in tutto il mondo. Ogni anno partecipano circa 1.000 ospiti e la Giornata Rotary alle Nazioni Unite è aperta al pubblico. Tra i partecipanti saranno presenti quest’anno tra gli altri:
- Il presidente e gli amministratori del Rotary International, gli amministratori della Fondazione Rotary, altri dirigenti Rotary e i soci dei Rotary club
- Dirigenti delle Nazioni Unite
- Esperti provenienti da altre organizzazioni non governative
- Rinomati filantropi
- Giovani leader che vengono per scambiare idee, conoscere le Nazioni Unite e incontrare i leader internazionali
Gli eventi negli anni precedenti sono stati:
2017: Nel contesto del tema dell’anno “Pace: fare la differenza”, il Rotary ha omaggiato a sei soci del Rotary o alumni dei Centri della pace del Rotary che hanno fatto un lavoro straordinario a favore della pace, nell’ambito della professione o da volontari.
2016: Il Rotary ha omaggiato sei persone e due soci aziendali le cui pratiche imprenditoriali hanno portano occupazione, mentoring, istruzione e innovazione nelle loro comunità.
2015: Sei donne sono state omaggiate per la loro dedizione e servizio, che hanno migliorato la vita di migliaia di persone in tutto il mondo.
Questo, fatte le debite proporzioni, è il ROTARYDAY che io ho sognato nel 2009 e che oggi, nella nostra realtà locale, appare sempre più lontano e sbiadito; fatta eccezione per il Rotary International che partendo da un’idea di un Club sta dando risonanza mondiale alla ricorrenza, come ha fatto per il progetto Polioplus.
Resta comunque meritevole quet’anno l’impegno del Governatore Marcialis che tramite la Commissione Agroalimentare (si rivede l’amico Segrè a ricordo del Last Minute Market del ROTARYday del 2009) organizza una cena a FICO, sabato 24 febbraio, per raccogliere contributi per il Fondo Emergenze, per la Comunità del Monastero di Camaldoli e per la Rotary Foundation. Inoltre domenica 25 una decina di giovani di un istituto bolognese, nell’ambito di un piccolo progetto di scuola-lavoro, distribuiranno all’interno dell’aeroporto Marconi di Bologna il “ventaglio del distretto nella fetta di cocomero” ideato dalla consorte del Governatore con all’interno una sintesi di quello che è e che fa il Rotary. Il Governatore ha inoltre sollecitato l’adesione dei Club al progetto del Presidente Internazionale Ian Riseley per “un albero per ogni rotariano”.
Chi avesse la curiosità di leggere il resoconto dei cinque ROTARYDAY dal 2009 al 2013 può consultare il mio volume “Pillole di Rotary” postato nel sito del Club (Cliccare “Sala Lettura”, poi “Libri”) e in quello del Distretto.