Riunione ordinaria n. 1 del 14 Luglio 2020: Inizio nuovo anno rotariano
Relazione settimana
Federick-Hartt e l’organizzazione dei Monuments Men in Italia

Paolo Rondelli, nato a San Marino nel 1963, ha servito il proprio Paese durante gli anni come funzionario e diplomatico, fino a ricoprire le posizioni di Direttore Generale degli Istituti Culturali, Ambasciatore presso gli Stati Uniti, Rappresentante Permanente presso l’UNESCO. Direttore Artistico di San Marino Teatro per quattro stagioni, curatore d’arte, Commissario di Padiglione Nazionale alle 56° e 57° Biennali d’Arte Contemporanea di Venezia. Ha scritto testi teatrali principalmente incentrati su storia sociale e locale, studi di genere, discriminazione. E’ autore di saggi per riviste di storia dell’Università di Bologna (i.e. Storia e Futuro). E’ stato membro del Consiglio Scientifico del Centro di Studi Storici dell’Università di San Marino per il quadriennio 2015-2019. Laureato in Scienze Storiche con lode e in Ingegneria, ha un Master di II Livello in Comunicazione Storica.
Il ruolo importante di Frederick Hartt, organizzatore dei “Monuments Men” in Italia, di Paolo Rondelli, Past president RC San Marino, che salvarono numerose opere d’arte e beni artistici trafugati dai nazisti in fuga.
Il testo si propone di inquadrare l’azione di Frederick Hartt nell’Italia sconvolta dal secondo conflitto mondiale. Hartt, storico dell’arte statunitense che a conflitto concluso discusse a New York la propria tesi di dottorato su Giulio Romano, nel periodo dal 1942 al 1946 fu ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti d’America nel “Monuments, Fine Arts, and Archives Program” (MFAA) e, per questo ruolo, ricevette la Bronze Star al Merito. Organizzò, poi, la struttura dei “Monuments Men” in Italia che permise di catalogare tutti i beni artistici e monumentali, il loro stato di conservazione e gli effetti delle distruzioni belliche, il riposizionamento di ciò che era ricollocabile a fini di tutela, fino al ritrovamento delle opere trafugate dai nazisti in fuga ”