Riunione ordinaria n. 05 del 5 agosto 2014: "Il Consiglio d’Europa, antesignano dell’Unione Europea. Diverso per scopi e competenze" – Paolo Rondelli.
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Il Consiglio d’Europa, antesignano dell’Unione Europea. Diverso per scopi e competenze In questo breve intervento si vuole presentare la più antica organizzazione multilaterale del continente europeo, nata nel 1949 su spinta, fra gli altri, di De Gasperi, Churchill e Adenauer, ben prima della Unione Europea con cui spesso viene confusa. Il Consiglio d’Europa è la principale organizzazione di difesa dei diritti umani del continente. Include 47 Stati membri, tra cui 28 dell’Unione europea. Tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa sono segnatari della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, un trattato concepito per proteggere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto. Ha sede a Strasburgo nel cosiddetto Palais de L’Europe, a cui negli anni si sono aggiunti altri edifici come l’Agorà e il Palazzo della corte. La sede del parlamento europeo, uno degli organi della UE è costruito a poche decine di metri e collegato al Consiglio d’Europa da un tunnel di passaggio che, metaforicamente, unisce gli scopi delle due organizzazioni. Il Consiglio d’Europa promuove la libertà di espressione e dei media, la libertà di riunione, l’uguaglianza e la protezione delle minoranze. Ha lanciato campagne su questioni quali la protezione dei bambini, il discorso dell’odio su Internet, e i diritti dei Rom, la minoranza più grande d’Europa. Il Consiglio d’Europa aiuta gli Stati membri a combattere la corruzione e il terrorismo e a intraprendere le riforme giudiziarie necessarie. Il suo gruppo di esperti di diritto costituzionale, conosciuto come la Commissione di Venezia, offre consulenza legale ai paesi di tutto il mondo. Il Consiglio d’Europa promuove i diritti umani attraverso le convenzioni internazionali, come la Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica e la Convenzione sulla criminalità informatica. Monitora il progresso degli Stati membri in questi ambiti e presenta raccomandazioni attraverso organi di controllo specializzati e indipendenti. Gli Stati membri del Consiglio d’Europa non applicano più la pena di morte. Un video in lingua italiana che descrive i principali meccanismi del Consiglio d’Europa può essere visionato al link:
Gli organismi principali sono il Comitato dei Ministri, Organo di Governo a cui partecipano i Ministri degli Esteri dei paesi membri, il Segretariato Generale, l’Assemblea Parlamentare, in cui sono rappresentati in quota proporzionale tutti gli stati membri con una delegazione di propri parlamentari designati fra i membri eletti a livello nazionale, il Congresso dei Poteri Locali, anche questo un organismo parlamentare dove siedono rappresentanti nazionali eletti a livello locale e regionale, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nota alle cronache italiane per le vicende di Eluana Englaro e del posizionamento in aule scolastiche di segni religiosi quali il crocifisso. La Corte europea dei diritti dell’uomo supervisiona l’attuazione della Convenzione negli Stati membri. Individui singoli possono denunciare violazioni dei diritti umani alla Corte di Strasburgo, una volta che tutte le possibilità di appello siano state esaurite nello Stato membro in questione. L’Unione europea si sta preparando a firmare la Convenzione europea dei diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa, creando così uno spazio giuridico europeo comune per più di 820 milioni di cittadini. Un altro organismo importante, che opera capillarmente e silenziosamente, è il Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani e degradanti (CPT), che ispeziona tutti gli istituti di pena del continente, nonché le sedi di detenzione o di possibile costrizione, portando alla luce, purtroppo, situazioni di disumanità diffusa, anche in paesi considerati evoluti e civili, come la stessa Italia. L’Assemblea Parlamentare e il Congresso dei Poteri Locali svolgono, fra le varie attività, anche azione di monitoraggio e supervisione dei sistemi politici degli Stati membri, con missioni sia di studio che di osservazione internazionale soprattutto durante consultazioni elettorali. Chi scrive ha partecipato e condotto varie di queste delegazioni, che si recano soprattutto in paesi che hanno avviato il loro percorso di transizione alla democrazia parlamentare solo con la caduta del muro di Berlino ed il conseguente collasso dei sistemi politici che li governavano precedentemente sia a livello federale che nazionale. Il Consiglio d’Europa è definito dai più la sentinella della democrazia europea, occupandosi prettamente di aspetti politici e di diritti umani, a differenza dell’Unione Europea, più indirizzata verso la sfera economica e militare. E’ l’organizzazione europea che, a differenza dell’UE, ha al suo interno tutti i paesi dell’ex blocco sovietico e quelli balcanici, garantendo quindi una pluralità di opinioni e cercando di raggiungere una comunanza di intenti su una platea di cittadini molto maggiore. Con l’Unione Europea sta concludendo una serie di protocolli d’intesa, il primo e più importante dei quali è stato sottoscritto nel 2007, proprio sotto la presidenza di turno sammarinese.