Riunione ordinaria n. 79 del 24 maggio: “Distretto 2072, auguri eClub!” – Enrico Malpezzi
Relazione settimana
RELAZIONE
Tanti auguri al nostro eClub
Quando due anni fa, partecipando a diversi incontri e riunioni, cominciai ad essere parte di questa nuova avventura avevo ben chiari i motivi e le aspettative legate ad un nuovo modo di intendere il Rotary, o meglio il nuovo modo in cui un club si poteva incontrare ed operare.
Credo che oggi debbano essere spazzate via tutte le nubi di diffidenza e di sfiducia riguardo alla formula E-club, e forse ognuno di noi, in cuor suo dovrebbe procedere ad una vera analisi di coscienza e da questa partire. La domanda principe e unica credo debba essere che cosa è il Rotary e cosa posso fare facendone parte, il Rotary non è una entità che si anima solo attorno ad un tavolo o dentro un salone di Gala di un Hotel 5 stelle, il Rotary è ogni minuto dedicato agli altri, ogni attimo speso pensando a risolvere una ingiustizia, a stringere una nuova amicizia, a condividere un sorriso, e a volte una lacrima, per il Rotary credo che ognuno di noi possa donare non denaro, questo renderebbe tutto molto più facile e semplice, ma attimi di vita, momenti della propria professionalità.
Il Rotary è sorridere assieme, anche senza il contorno dei fasti, è trascorrere una giornata pensando agli altri, a chi ha avuto meno fortuna di noi, o chi fortuna non ne ha mai avuta, il Rotary è soffrire e capire che il mondo, non solo quello che crediamo lontano, l’Africa o ancora il Sud America, nasconde profonde ingiustizie, profonde disuguaglianze.
Ci riuniamo allora? lo facciamo on line, lo facciamo in un bar, o ancora ad una serata tra amici? E poi lo spirito deve aleggiare e riempire le nostre serate, e io devo sapere che avrò con me un amico, e io devo credere nel poter contare sul suo aiuto, e solo così insieme potremo percorrere la strada dei più fortunati per chi ha perso fortuna o mai ne ha avuta.
Qualcuno sorride, pensando che senza una cena ufficiale io non possa essere tuo amico, e invece non è così, ti incontrerò e cercherò di farlo, ma il mio incontro non sarà semplice, cercherò le tue parole, il tuo modo di porti con le parole, il tuo modo di rispondermi, e di essere amico, e allora io saprò che tu sei mio amico e che tu condividi i miei ideali e la mia voglia di servire.
Io iniziai questa avventura, e questa avventura mi ha fatto incontrare persone fantastiche, e persone che ho sentito condividere la stessa passione e la stessa voglia, ho cercato le loro parole, ho cercato le vostre parole e le ho trovate tenendole strette e vicine e sapendo che da questo e con questo io potrò partire, e ancora ripartire e crescere e sperare.
Credere in un Rotary che si sporchi le mani, che sappia lottare, combattere, che tenga lontano l’idea della proprietà, chi avrà il compito di essere Presidente, o chi dovrà ricoprire incarichi di dirigenza sarà semplicemente al servizio del Club, degli altri, sarà il primo a dover lavorare, a vestire i panni umili di chi deve sapersi mettere in discussione, dimenticheremo chi sarà stato il Presidente, ma avremo un Club che funziona, un Club vivo, avremo un gruppo di amici che sapranno alternare i compiti e ancora alternare le competenze. E allora il Presidente sarà stato un bravo presidente, e avrà adempiuto ai suoi compiti da bravo Rotariano.
Diamo alla semplicità il giusto valore o meglio creiamo semplicemente un nostro Rotary di Valori, viviamo per il Club, e non facciamo che il Club serva ai nostri scopi, lavoriamo per il Club e non lasciamo credere che sia il Club che lavori per noi.
E allora dopo due anni continuo a sentire questa esigenza, sorridendo di chi ci guarda con diffidenza, giocando con chi ci crede “figli di un dio minore”, e questo perchè non credo di dover dimostrare a qualcuno qualcosa che sento dentro e che mi anima ogni giorno, e poi vi incontrerò con piacere e subirò la vostra ironia e riderò di questo, e saprò essere forte del mio spirito e del tempo che dedico ai miei amici e al servire chi il destino non ha premiato.
In fondo questo è l’altro punto cruciale, il destino ci ha sorriso, ci ha dato davvero tanto e allora noi dobbiamo sorridergli di rimando e per farlo possiamo solo metterci a disposizione dei meno fortunati, i meno fortunati che abbiamo molto vicino a noi, e non solo in paesi o posti lontani, persone che incrociamo ogni giorno, persone che salutiamo a volte con troppa indifferenza e distacco
Siamo Rotariani anche nel vivere quotidiano, siamo rotariani nel prenderci cura degli altri, nel nostro saper prendere posizioni anche scomode, e lasciamo che regolamenti e ancora leggi e forse cavilli frenino i nostri impeti di altruismo; e quando falliremo, se falliremo, ognuno dovrà saper rincuorare, ognuno dovrà saper incoraggiare l’altro, prendiamoci per mano, e insieme costruiamo una squadra, e un gruppo.
Due anni, riassunti semplicemente, non descrivendo due anni, ma quello che questi due anni mi hanno lasciato, quello che considero un punto di inizio e di partenza.
E con questa mia piccola relazione vi lascio anche un mio pensiero, che non possiamo definire poesia, ma che dedico a tutti gli amici:
Il mare in un sogno
Mi fermai ad osservare le onde infrangersi sulla spiaggia, sentii il sapore della salsedine sulla pelle, sui capelli e lasciai scorrere il sole all’orizzonte aspettando il suo ritorno in un’alba accecata di rosso e fuoco … e vidi pescatori stanchi e consumati dal mare inseguire sogni e sirene … e notai due bambini costruire castelli di sabbia che le onde avrebbero distrutto per poi ricostruirli e lasciarli ancora sparire d’improvviso … e nebbia salì improvvisa per inghiottire l’isola all’orizzonte e pioggia disegnò cerchi e figure geometriche toccando l’acqua salata …. e il freddo della sabbia accompagnò i miei passi, in cerca di quella riva che avevo lasciato e che da allora non avevo più trovato … quella riva dove incontrai frammenti d’amore e di gioia … quella riva dove il mare sembrava non infrangersi, ma avvicinarsi con delicatezza quasi accarezzando sassi e sabbia … un rumore dolce e armonioso e il sole creava giochi di luce attraverso il cristallo azzurro profondo dell’acqua fredda … e cercai di fermare quell’attimo in una fotografia dai contorni sfuocati come se fosse il mare in un sogno ….
Enrico Malpezzi