Relazione settimana

RELAZIONE

Con la legge regionale 19 del 25 novembre 2016, la Regione Emilia-Romagna ha sancito l’obbligo vaccinale per l’accesso agli asili nido della nostra regione ( 2. Al fine di preservare lo stato di salute sia del minore sia della collettività con cui il medesimo viene a contatto, costituisce requisito di accesso ai servizi educativi e ricreativi pubblici e privati l’avere assolto da parte del minore gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente. Ai fini dell’accesso la vaccinazione deve essere omessa o differita solo in caso di accertati pericoli concreti per la salute del minore in relazione a specifiche condizioni cliniche).

Ad oggi i vaccini obbligatori per i minori sono: l’antipolio, l’antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B

Tale provvedimento si inserisce in un contesto in cui il calo della percentuale di bambini vaccinati può iniziare ad essere considerato un pericolo.

proverò a sintetizzare tale relazione con domande e risposte.

1) L’obbligo alle vaccinazioni in una società che dovrebbe essere evoluta, garantisce una migliore tassi di copertura più elevati?

Uno studio Europeo effettuato raccogliendo dati dal 2007-2013 in diversi paesi dell’Unione, emerge che le coperture vaccinali non sono più alte dove vige l’obbligo vaccinale. semmai il dato è influenzato da altri fattori, quali l’accesso dei servizi e la capacità di questi a raggiungere tutta la popolazione pediatrica. In Italia la Regione Veneto, unica nella nostra nazione, ha sospeso dal 2008 l’obbligo vaccinale. Nei primi anni le percentuali di bambini vaccinati sono rimaste identiche agli anni precedenti, mentre successivamente le adesioni al programma di vaccinazioni è calato in modo rapido.

Per cui ad oggi non vi è una risposta sicura se sia meglio l’obbligo o la libertà di scelta 

2) che cosa si intende per “immunità di gregge” e perchè è così importante?

La catena di diffusione delle infezioni viene interrotta quando nella comunità vi è un alto numero di soggetti immuni a quella data malattia. Per quanto riguarda le patologie infettivi più facilmente trasmissibili si ritiene che la soglia di sicurezza debba esser superiore al 95%. una soglia di sicurezza di questo tipo è importante perchè si proteggono anche quei soggetti che per problemi di salute non possono essere sottoposti a vaccinazione. 

3) vi è un nesso causale tra vaccini e autismo?

FALSO.

Tutto nasce da una frode scientifica, ad opera di un medico (poi radiato dall’Ordine dei Medici del Regno Unito per questo) Andrew Wakefield. Costui pubblicò su Lancet uno studio che dimostrava l’associazione tra vaccino anti morbillo-parotite-rosolia e autismo. Tali dati si scoprì successivamente che erano stati inventati dallo stesso Wakefield. Tutti le innumerevoli ricerche successive hanno categoricamente escluso ogni legame vaccini e autismo.

4) Iniziare le vaccinazioni dal secondo mese di vita del bambino non è troppo presto?

Questa è una delle obiezioni più comuni che si sentono. In realtà il sistema immunitario del bambino ha già raggiunto una maturità sufficiente per rispondere in maniera adeguata all’immunizzazione. Va inoltre tenute presente che a due mesi di vita i bambini sono già stati esposti ad innumerevoli patogeni.

5) E’ utile vaccinare contro malattie scomparse o debellate nel nostro paese?

Un esempio emblematico è quello della Polio ( ricordo a tutti con orgoglio il progetto nato dal Rotary chiamato PolioPLus ) , debellata in Europa, ma che ancora oggi si manifesta con focolai epidemici in diversi paesi del mondo. 

Mantenere elevate coperture contro di essa, evita il suo ritorno su larga scala. 

6) alcune delle malattie infettive possono essere curate con farmaci?

Vero solo in parte. Spesso si giunge a diagnosi quando ormai è troppo tardi per intervenire con terapie antibiotiche ad esempio, come nel caso della meningite da meningococco.

7) gli eventi avversi sono comuni?

Come ogni farmaco possono esserci degli effetti indesiderati. 

I più comuni eventi avversi sono rappresentati dalla reazione immunitaria dell’organismo, quale febbre, cefalea, malessere generale. 

I Vaccini sono quindi da considerarsi sicuri e una delle scoperte che hanno fatto progredire l’umanità come non mai prima.  Purtroppo grazie a questo fatto, la consapevolezza del rischio dato da molte delle malattie infettive è sempre più scarsa. Sta a tutti noi promuovere la buona prassi della prevenzione vaccinale!

Gabriele Romani